Osservo Christian, la sua incontenibile voglia di dire al mondo che la vita è bella e che, anche quando si cade, è possibile ritrovare il sorriso.
«Mi sento volare e spesso mi trattengo perché gli altri non capiscono come sia possibile sentirsi così - racconta - Una donna una volta mi disse: è impossibile che tu sia sempre così felice. E io: se avessi vissuto quel che ho vissuto io per venticinque anni, lo saresti anche tu».
Christian, caduto nella voragine della cocaina, aveva infatti perso tutto: emozioni, sentimenti, sogni, volontà. «La coca è subdola - continua - perché non si presenta come il mostro raccapricciante che ti strangola, no, “lei” si traveste da fatina buona che può farti sentire dio in terra, cancellare ogni sofferenza, disinibirti, caricarti, ma è tutto artificiale.
Mi ero indebitato fino al collo, continuavo a scivolare sempre più giù finché ho visto due amici morire giovani. Quello è stato il punto di svolta che mi ha fatto entrare nella Comunità di Mondo X dove ho incontrato, oltre al padre fondatore, altri angeli come Bruno e Tiziana.
Dopo cinque anni e mezzo, anche se non ero pronto, e me l’avevano detto, ho voluto uscire. Era il 2012, avevo 41 anni.
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