Bianca Brotto
Diffondiamo Bellezza
NESSUNO È PIÚ SCHIAVO DI COLUI CHE SI RITIENE LIBERO SENZA ESSERLO
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Osservo Christian, la sua incontenibile voglia di dire al mondo che la vita è bella e che, anche quando si cade, è possibile ritrovare il sorriso.
«Mi sento volare e spesso mi trattengo perché gli altri non capiscono come sia possibile sentirsi così - racconta - Una donna una volta mi disse: è impossibile che tu sia sempre così felice. E io: se avessi vissuto quel che ho vissuto io per venticinque anni, lo saresti anche tu».
Christian, caduto nella voragine della cocaina, aveva infatti perso tutto: emozioni, sentimenti, sogni, volontà. «La coca è subdola - continua - perché non si presenta come il mostro raccapricciante che ti strangola, no, “lei” si traveste da fatina buona che può farti sentire dio in terra, cancellare ogni sofferenza, disinibirti, caricarti, ma è tutto artificiale.
Mi ero indebitato fino al collo, continuavo a scivolare sempre più giù finché ho visto due amici morire giovani. Quello è stato il punto di svolta che mi ha fatto entrare nella Comunità di Mondo X dove ho incontrato, oltre al padre fondatore, altri angeli come Bruno e Tiziana.
Dopo cinque anni e mezzo, anche se non ero pronto, e me l’avevano detto, ho voluto uscire. Era il 2012, avevo 41 anni.
Sei anni dopo, ricaduto nell’abisso, indebitato e disperato mi sono ritrovato sul tetto di una casa; volevo buttarmi ma non ce l’ho fatta e sono rientrato in Comunità per poi, nel 2023, uscirne risanato.
Stavolta ero pronto. Sapevo che a casa avrebbero provato a tirarmi dentro, ma sentivo anche che la mia luce avrebbe illuminato ogni tenebra».
Adesso Christian lavora in proprio come giardiniere e sta pagando tutti i debiti.
«In comunità ho letto 500 libri e fatto molta introspezione. Mi hanno chiesto che tipo di uomo volessi essere e insegnato a portare avanti i valori scelti.
La scoperta della preghiera è stata fondamentale. La Fede è arrivata quando mi sono reso conto che i miracoli esistono perché li ho visti su di me. Ero un uomo morto ma Qualcuno, lassù, mi ha aiutato».
La missione di Christian, adesso, è quella di aiutare i ragazzi a non cadere preda delle “canne”, anticamera delle altre droghe, nel delicato passaggio fra la terza media e la prima liceo e, allo scopo, dona tempo e parole a chiunque ne abbia bisogno (massarochristian84@gmail.com).
«Genitori: agite subito quando vostro figlio è sempre nervoso perché quello è il primo segnale. Ragazzi: la vita è bellissima vissuta senza sballi, non vale la pena farsi nemmeno una canna. Contornatevi di amicizie sane».
Oggi Christian ha 54 anni, ama il suo lavoro, canta, gioca a tennis e adora uscire con gli amici per condividere, con leggerezza e a cuore aperto, i reciproci vissuti per poi percepirsi a fine serata non storditi da sostanze o parole futili, ma arricchiti di consapevolezza.
Goethe diceva che nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo e questa frase riguarda anche noi allorché, con modalità diverse dai domini evidenti delle dipendenze, ci ritroviamo ingabbiati in situazioni incancrenite che limitano il nostro potenziale togliendoci energia e voglia di vivere.
Incontrare chi è riuscito a liberarsi dalle catene infonde speranza perché quell’uomo, quella donna, potrei essere io. Tu.
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#27 settembre 2025
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